Una
volta tanto, un'artista che a mio modesto avviso passa giustamente
inosservato ed ignorato dai pił. Giovane artista, Jimi Tenor,
senz'altro di talento e ingegno abbondanti ma che lascia desiderare
in fatto di esperienza vera e propria. La raffinatezza acustica
oggigiorno non é cosa da tutti, eppure esiste la perpetua
e confusionaria idea di volerla ricercare a tutti i costi,
con idee strampalate ed a volte mettendo sia il carro davanti
ai buoi che la ricerca di un sound diverso davanti alla vera
qualitą della musica. Esempio di quanto detto é secondo me
l'impropria partecipazione (alla maggior parte dei brani)
dell'orchestra Polacca di Lodz al lavoro di Tenor. Fatta eccezione
per "spell", Tenor non sembra realmente in grado di controllare
l'orchestra. Eppure Tenor é considerato da molte fonti autorevoli
"il Warhol della musica". La domanda retorica mi sorge dunque
spontanea: non sarą forse un trend oggigiorno quello di ascoltare
lavori disastrosi attribuendo loro la qualitą di originalitą
sopraffina? La musica come la vita é un eterno cerchio: si
parte dalla base, dai fondamenti e dalla semplicitą e ci si
spinge in una spirale di ricerca e di raffinamento di questi
stessi elementi fondamentali, per poi farvici ritorno, straziati
dalla confusione.
Una
questione di prospettiva? *
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