St.Germain - Tourist

Ecco finalmente nel mondo del jazz un disco degno di nota, che offre agli ascoltatori un repertorio di nove canzoni, scritte ed interpretate da questo gruppo francese che lavora in collaborazione con la sezione francese della celeberrima casa discografica Blue Note (nota dal 1939 per dischi puramente jazz). Canzoni che spaziano non solo nel jazz, ma che portano elementi caratteristici di questa musica in altri campi, quali il soul, la discomusic e il reggae, tutto ciò fatto con grande abilità: in questo modo non solo gli appassionati del jazz si dilettano nel sentirli, ma anche la gente che ha orecchio per la buona musica e vuole provare qualcosa di nuovo.

Diciamo che l'idea è un po' quella che adottarono pochi anni fa gli US 3 (sicuramente vi ricorderete la loro canzone più famosa, "Cantaloop -Flip Fantasia"): vale a dire prendere una melodia, un ritmo, insomma qualcosa di orecchiabile, e ripeterlo con classe per tutta la durata del brano. La sostanziale differenza tra gli Us 3 e i St.Germain è che, mentre i primi ripetono questo motivo senza varianti (cosicché dopo due minuti di ascolto viene voglia di cambiare canzone), gli altri improvvisano e inseriscono nuove trovate per rendere la canzone più interessante; inoltre gli Us 3 rappano sull'accompagnamento, mentre i St.Germain hanno nel loro gruppo un bravo baritono, la cui voce è inserita qua e là (ma sempre al momento opportuno!). Il risultato è buono, bravi davvero!

Ascoltatevi con attenzione una in particolare di queste canzoni, la numero tre, dal titolo (un po' troppo ovvio!) "So flute". È un'improvvisazione sensazionale con flauto, eseguita da Edouard Labor, accompagnata da tamburi dal suono africano e che ricorda così tanto i Jethro Thull (mitico gruppo anni '70) da sembrare uno dei loro migliori pezzi.

Jazz per tutti i gusti ****

Francesco Trabaldo